Ricapitolando...

Cari amici di Griglie Roventi,

come potete vedere, noi ormai siamo pronti...

Location: ci sono, Rosolina Mare e Jesolo Lido, la novità dell'anno
Date: le abbiamo, 28 giugno e 19 luglio
Griglie: sul pezzo, a gas, della Ferraboli
Carne: c'è, la fornisce la Pilotto & Beghetto Pregiata Macelleria
Vino: presente, ovviamente il Bocia Rosso
Birra: ci sarà, sorpresa
Il presentatore: c'è ed è una ulteriore sorpresa, ve la sveliamo nei prossimi giorni...
E la presidente di giuria?!?!

È ancora lei, la nostra grande amica Angela Maci!

Stay tuned!

A presto,

Lo staff di Griglie Roventi


Marinatura alla birra per la carne alla griglia

La scorsa settimana abbiamo parlato della birra da abbinare alle vostre grigliate..ma sapevate che la birra oltre ad essere un ottimo accompagnamento, può essere impiegata anche per marinare la carne?

Ma facciamo un passo indietro: quanti di voi marinano la carne prima di cuocerla ai ferri? Può essere un’ottima alternativa non solo per insaporire il piatto, ma anche per la vostra salute. Studi dimostrano che marinare la carne in birra o vino rosso per almeno 6 ore prima della cottura, aiuta a ridurre fino al 90% il livello di HCA (Hetero Cyclic Amines), sostanze dannose e cancerogene. La marinatura infatti ci permette di intenerire le carni e di difenderle dalle alte temperature della griglia.

Gli ingredienti base devono essere necessariamente grasso o olio, acido, sale, erbe o spezie, o entrambe. Tutti elementi semplici e facili da trovare, anche se alcuni di voi staranno pensando cosa intendiamo per acido. Ed è proprio questo l’ingrediente che vi permetterà di sbizzarrirvi nelle vostre marinature! Vino, succo di limone, senape, succo di agrumi in genere, aceto di vino, aceto di mele, aceto balsamico, salsa Worcester, Tabasco, succo di mela, yogurt magro e...la birra!

Amici di Griglie Roventi, cultori di barbeque e buongustai, oggi vi consigliamo una ricetta per rendere la vostra carne irresistibilmente gustosa!

Ingredienti:
- 1 foglia di alloro e/o a scelta un rametto di rosmarino
- 2 grossi spicchi d’aglio
- 1 cipolla media
- succo di ½ limone
- ½ bicchiere di olio extra vergine di oliva
- ¼ di litro di birra a scelta
- pepe qb.

Sminuzzate la foglia di alloro o il rosmarino. Affettate molto sottilmente la cipolla e gli spicchi d’aglio. Unite tutti gli ingredienti in una pirofila, mescolate bene ed adagiatevi le fette di carne tagliate spesse (bistecche, braciole, costate, etc) ed incise con la lama del coltello. Lasciate riposare in frigorifero per almeno 6 ore, ricordandovi di girare la carne ogni tanto.

Subito prima della cottura, togliete la carne dalla marinata e passatela direttamente alla brace, salandola a fine cottura. Potete usare la marinata anche in cottura per spennellare la carne.

In vista del weekend…buone grigliate a tutti!

 


Birra…what else?

Parliamo di grigliate, di quale sia il taglio di carne più adatto, di quale sia il contorno migliore, quale l’ingrediente creativo ma…oltre al buon cibo noi italiani, si sa, siamo anche  cultori del buon bere.  E quale se non la birra la bevanda più adatta, e probabilmente anche la più scontata, da abbinare ad una succulenta costata alla griglia? Il connubio  sorge così spontaneo anche perché nell’immaginario comune grigliata come birra sono sinonimi di convivialità, di serate con gli amici, tra battute e risate, tra i profumi della carne sulla brace, avvolti dal brio dell’estate che avanza.

Ora la domanda che segue è:  ma che birra? Iniziando l’analisi di quale sia quella giusta da associare al piatto in questione, si è aperto un mondo vasto fatto di tradizione e innovazione, storia e creatività, semplicità e raffinatezza.  Troppo facile chiamarla birra… potreste mai descrivere il vostro calice di Cabernet Sauvignon come un semplice  vino rosso?  Direi proprio di no.

“birra“ è un termine generico per indicare una delle prime bevande alcoliche della storia nata in Mesopotamia , ma oggi si presenta  in una miriade di tipologie, sapori, colori e profumi diversi. In comune hanno soltanto la presenza di acqua, lievito e luppolo; l’orzo invece, pur rimanendo l’ingrediente più diffuso, è stato affiancato o sostituito da altri cereali protagonisti oggi della nostra alimentazione. E quindi ecco qui: la birra al grano o bianca, non tanto per il colore quanto per la quantità di schiuma che la fermentazione genera, rinfrescante, poco corposa, dalle leggere note acidule; la birra al farro dall’accentuata acidità; la birra alla segale, al grano saraceno , al mais più creative;  o la birra al riso per regalare un bicchiere di piacere anche ai celiaci. E la birra alle castagne l’avete mai assaggiata?

Insomma un tripudio di sperimentazione ben riuscite per soddisfare i desideri di tutti i palati anche dei più sopraffini. La curiosità, la voglia di novità e le conoscenze tramandate da generazioni  dai mastri birrai hanno portato sul mercato infinite varietà di questa bevanda facendola entrare con tanto di tappeto rosso anche nelle cucine dei grandi gourmet. Birra e pizza, birra e grigliata e oggi anche…birra e ostriche!

In breve, gli esperti dicono che con piatti grigliati si potrebbe variare tra una birra dal gusto corposo, ad una birra secca dal leggero sapore di bruciato, oppure una birra amara per contrastare una salsa troppo dolce, una doppio malto con la carne rossa o una bionda dalla viva acidità dissetante.

Una scelta unica e tangibile noi non l’abbiamo raggiunta e dato che ormai è sfatato pure il mito del  “vino rosso con la carne, vino bianco con il pesce”  anche con la birra siamo allo stesso punto; bianca, rossa o bionda che sia l’importante è che si sposi con il sapore della carne, con lo spirito della festa e che ci regali un momento di  sublime piacere.

NB: sempre ovvio e scontato bere con moderazione!