I metodi di cottura: l’affumicatura

Buongiorno amici del Barbeque!

Siamo ormai arrivati all’ultimo appuntamento con gli approfondimenti sui metodi di cottura alla griglia. Sicuramente la proposta di oggi sarà accattivante al punto che aspetterete la prima bella giornata per provarla!

Ecco a voi… l’affumicatura!

L’affumicatura

Tecnica poco utilizzata ma non meno affascinante delle altre, conferisce un tocco originale e speziato alla grigliata. L’affumicatura è nata secoli e secoli fa, come esposizione delle pietanze a fumi generati da una sorgente posta solitamente sotto i cibi, allo scopo di distribuire in maniera equa il vapore.

Se volete farne uso per il vostro barbeque, dovete procurarvi dei particolari legni aromatici, i chunks (tronchetti) o chips (scaglie), che andranno inumiditi e posti nell’area di cottura in modo da esalare fumi odorosi che richiamano la fragranza dei legni usati. In commercio è possibile trovare gli smoker, studiati appositamente per le griglie: tra i legni considerati più adatti, noce, quercia, ciliegio, melo, pero e hickory, ossia il legno di noce americano.

Affumicare è tanto semplice quanto rischioso: una eccessiva esposizione al fumo, detta oversmoking, rovina il sapore della carne. È indispensabile quindi variare l’esposizione controllandone la durata e dosando il fumo.

Con oggi termina il nostro excursus tra le tecniche per grigliare… Siamo sicuri però che anche voi potrete darci suggerimenti su come affinare questi metodi e, perché no, aggiungerne di nuovi!

Griglie Roventi vi saluta e vi dà appuntamento nell’Arena più divertente dell’estate!