Location alternative per il barbeque..spazio alla fantasia!

Quando si parla di barbeque, l’immagine che di solito ci viene in mente è quella di una famiglia o un gruppo di amici che, durante la bella stagione, passa una giornata all’aperto tra risate, musica e bambini che giocano. Sempre più spesso, però, si stanno diffondendo anche barbeque “alternativi”, in cui vengono rovesciate le caratteristiche tradizionali dando alla grigliata un sapore più nuovo.

Creato dal duo inglese di food designer Bompas and Parr, l’evento “Heavy Metal Bowling” ha coinvolto centinaia di metallari per un bbq svoltosi all’interno di un bowling. Alcuni cuochi fantasiosi e visionari hanno ideato per l’occasione un menù a tema, a base di salsa Slayer, kebab alla Black Sabbath e condiment Castle all’Assenzio. A farla da padroni sono stati i più tradizionali cosciotti di maiale, consumati a ritmo di musica rock and roll e, ovviamente, metal!

Le location innovative non finiscono qui: dopo gli sviluppi green dell’industria automobilistica, anche il settore nautico ha introdotto l’alimentazione a elettricità per le proprie barche. I progettisti Cor e Lodewyck Beghuys hanno dunque presentato ad Amsterdam e al Salone Nautico di Cannes Supiore uno, il primo yacht elettrico di lusso al mondo. Interni sontuosi, bassi consumi e risparmio energetico, ma soprattutto sette sedute, un barbeque, un raffreddatore per lo stoccaggio del vino fresco e potentissimi altoparlanti sono fondamentali per memorabili grigliate… In mezzo al mare.

Per gli amanti della natura un po’ più raffinati, infine, un’azienda agricola di Alfonsine (RA) ha proposto per i mesi di novembre e dicembre 2013 una rassegna di eventi interamente organizzati all’interno di raffinate e suggestive serre. Le serate comprendono cene a tema, corsi di cucina e barbeque tra i fiori e sotto le stelle, per festeggiare immersi nel verde anche durante la stagione fredda.

Anche il barbeque, quindi, si presta ad essere reinventato in maniera insolita e innovativa. Quali saranno le location del futuro?

 



Il colore del sale

Quanti sali conoscete? Se per le nostre nonne il sale era grosso o fino, e basta, negli ultimi anni, grazie anche ai tanti chef in tv e sui giornali, abbiamo scoperto che la parola “sale” non va usata al singolare, ma al plurale. Di sali infatti ce ne sono tanti, ognuno con una sfumatura di colore diverso e con caratteristiche particolari che lo rendono più o meno adatto a un tipo di piatto. Molti richiamano a posti esotici e sconosciuti, il sale blu di Persia, il sale nero di Cipro, o il sale viola Kala Namak.

E per le grigliate?

Come sempre ogni chef ha le sue preferenze, ma tra i più consigliati c’è  il sale rosa dell’Himalaya, estratto a mano nelle miniere di Kewra, le più grandi miniere di sale al mondo nella storia dall'era secondaria. Un sale di 250 milioni di anni, di origine vulcanica e particolarmente ricco di ferro, che viene usato anche nelle spa per le sue proprietà curative, per problemi respiratori e muscolari perché stimola la circolazione e rimuove le tossine dal corpo.

Il sale rosa dell’Himalaya è oramai abbastanza conosciuto e facile da trovare. Se invece  volete proprio stupire, cercate l’Alaea, il sale rosso delle Hawaii, che deve il suo nome al fatto di provenire  da  un’argilla di colore rosso di origine vulcanica ricca di ferro.

Siete curiosi di scoprire quanti altri tipi di sale esistono? Vi consigliamo una lettura interessante: Sale, un pizzico non vale l’altro, un bel libro del 2007 edito dal Gambero Rosso e scritto da Fabio Fassone e Stefani Barzini.